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Aifa, impennata di sperimentazioni: occorre ottimizzare gli sforzi

Aifa Redazione DottNet | 20/05/2020 21:06

Verificare la "possibilità reale" di arruolare pazienti negli studi clinici proposti

Gli ultimi mesi hanno visto un'impennata nella produzione scientifica e nell'avvio di trial clinici per trovare nuove armi contro il Covid-19.  L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) chiede però ora di ottimizzare gli sforzi, individuando meglio quelli da sottoporre alla richiesta di autorizzazione. In primis, quindi, verificare la "possibilità reale" di arruolare pazienti negli studi clinici proposti, inoltre cercare di avviare trial che includano più centri di ricerca per ottenere risposte in "tempi contenuti" e prediligere l'uso di terapie che possano contare su precedenti "risultati promettenti".

"In considerazione dell'attuale andamento dell'epidemia da Sars-COV-2, e della conseguente riduzione del numero di pazienti arruolabili negli studi clinici, - si legge in una nota sul portale dell'ente regolatorio - la Commissione Tecnico Scientifica (Cts) di Aifa richiama l'attenzione di coloro che intendessero proporre nuove sperimentazioni sulla necessità di verificare preventivamente l'effettiva possibilità di arruolare i soggetti previsti". In questa fase dell'andamento epidemiologico è, inoltre, "sconsigliata la presentazione di richieste di programmi di usi terapeutici su farmaci per i quali non siano disponibili risultati sufficientemente promettenti da studi clinici". In ogni caso, infine, in linea con le recenti raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'attuale orientamento della Cts è quello di "favorire l'aggregazione di più centri clinici al fine di raggiungere la numerosità campionaria sufficiente a rispondere al quesito clinico con rigore metodologico e in tempi contenuti".

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In attesa che venga sviluppato un farmaco specifico contro il Sars-Cov-2, clinici e ricercatori stanno cercando di utilizzare, contro gli effetti devastanti del nuovo coronavirus sull'organismo, diverse armi già disponibili per altre patologie. Dagli antinfiammatori per le malattie reumatiche agli antimalarici come l'idrossiclorochina, passando per l'eparina, utile a ridurre l'effetto trombotico nei pazienti: sono 29 finora le sperimentazioni autorizzate da Aifa, inclusi due programmi di uso compassionevole con l'antivirale remdesivir.

"Risultati incoraggianti, anche se non definitivi", ha scritto Aifa, sono arrivati già dallo studio sul tocilizumab, il farmaco contro l'artrite reumatica. L'ultimo in ordine di tempo ad esser stato autorizzato è il trial Tsunami, per valutare l'efficacia e il ruolo del plasma ottenuto da pazienti convalescenti da Covid-19, attivato su indicazione del Ministero della Salute e che vede coinvolti 56 centri in 12 Regioni. Tra quelli in corso anche Solidarity, il trial multinazionale, promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

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